Il sempre maggior uso del telefonino ha comportato il deterioramento dei rapporti sociali nei giovani della nostra società 4.0. Lo studio dei comportamenti le azioni e reazione nel proprio luogo antropologico, sono significative della percezione della realtà e ti danno una prospettiva di quanto può accadere in futuro. I fatti incresciosi di questi giorni sono solo l’apice di una continua criticità di cui soffre la nostra società in cui vede molte persone scontente del proprio sistema di vita o dello stile di vita che non riescono a realizzare. Dopo vari delitti causati da uomini, donne, bambini, ragazzi e minori cui abbiamo potuto assistere in questi ultimi 30-40 anni, siamo arrivati a un ennesimo delitto frutto della mancanza di una giusta analisi sociale o aspettativa di vita. Ripercorrere i fatti di cronaca che tutti i giornali analizzano in questi giorni, non è il mio obiettivo di analisi bensì fare una considerazione su questa società. Nonostante essa sembri essere sempre più protesa verso i giovani li trova sempre maggiormente scontenti e incapaci di tessere una relazione sana e virtuosa. Dai pochi elementi in mio possesso posso pensare che questo ennesimo delitto sia scatenato dall’eccesso competitivo. Si capisce come l’invidia in taluni casi possa scatenare effetti devastanti. Nel noto caso di cronaca abbiamo scoperto che l’uomo era invidioso di una una donna che si laureava prima di lui. L’individia è un’ipocrisia.
Sarebbe stato opportuno che la stessa Università frequentata dai due giovani fosse stata in grado di anticipare il dramma e di evitarlo. Il giovane presunto colpevole doveva essere accompagnato nella sua crisi che sarebbe stato opportuno individuare.
Gianni Strizzolo